VACCINO? QUELLO DELLE BANCHE CENTRALI FUNZIONA SIA PER I MERCATI CHE PER L’ECONOMIA
La rapidità della ripresa economica dopo lo shock della scorsa primavera sembra aver scongiurato scenari negativi (tra cui quello del FMI) che vedevano contrazioni del 5% del pil a fine 2020 a livello globale.
Oggi si parla di contrazioni tra il 3% e il 4% (2020), seguita da un deciso rimbalzo di oltre il 6% nel 2021, mentre sembra concretizzarsi il recupero a “V” di cui ho tanto parlato nei mesi scorsi, con il punto di minimo meno profondo di quanto inizialmente ipotizzato.
Guardando nel nostro piccolo,
osservo come si stia tornando alla normalità (anche di traffico …). Questo
potrebbe essere esplosivo sia per i mercati che per l’economia.
Poi le parole “scenario macro estremamente incerto” si sprecano sempre. La verità è che è sempre così, per definizione. Sono a mio parere espressioni estremamente abusate quando si cerca di fare delle ipotesi per il futuro con pochi dati o con molti dati divergenti.
Però
la corsa dei mercati azionari dai minimi di fine marzo sembra confermare l’efficacia delle cure somministrate da banche centrali e governi, che ha portato i tassi reali negativi, trainando tante valutazioni di aziende in borsa e consentendo l’espansione dei multipli, nonostante un leggero aumento dei premi di rischio azionario.
In oriente, la Cina, principale potenza manifatturiera globale, è tornata per prima ai livelli del PIL di fine 2019, anche perché era stata la prima a entrare e la prima a uscire dall’emergenza.
Il miglioramento macro non permette però di abbassare la guardia, anche se molti paesi sono oggi in grado di affrontare l’emergenza con maggior preparazione rispetto al passato.
Per quanto riguarda il vaccino non si possono fare previsioni precise sulla tempistica e l’efficacia, ma sono state anche sviluppate
terapie più efficaci nel limitare gli effetti dell’infezione. Tant’è che si nota un appiattimento della curva degli ammalati rispetto a quella dei contagi che invece continua a crescere, al netto di tutte le approssimazioni e i difetti ben conosciuti del monitoraggio.
La liquidità iniettata dalle banche centrali di tutto il mondo, insieme alle misure fiscali ha protetto l’economia reale ma soprattutto sostenuto le attività finanziarie. Ora il picco dell’iniezione di liquidità sembra alle spalle, ma le banche centrali hanno messo a punto un vero “ricostituente” per i mercati rappresentato dalla
garanzia di politiche accomodanti per molto tempo e un impegno rafforzato da parte della Fed con la recente svolta espansiva sull’inflazione: obiettivo una inflazione “media” al 2%, che si tradurrà in una politica monetaria strutturalmente più espansiva, e per periodi più lunghi, rispetto a quella prevedibile fino a oggi.
Parliamo sempre di vaccino. Diciamo che
quello messo in campo dalle banche centrali c’è e sembra funzionare. Poi è chiaro che alla domanda sulle controindicazioni, sugli effetti collaterali di questo vaccino è meglio non pensare oggi.
Mauro Migliorati
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