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Attualità

Sconti: realtà o illusione?

 

A seconda delle abitudini di acquisto di ciascuno, ci sarà successo di essere stati informati tramite volantini pubblicitari, mediante advertising al momento della spesa virtuale o di quella al supermercato, degli innumerevoli e consistenti sconti su un’ampia gamma di prodotti. 

Questi ribassi sono veramente vantaggiosi per il consumatore?

Non c’è una risposta certa alla domanda; tuttavia gli articoli di giornale e i provvedimenti dell’Antitrust sull’argomento sono diversi e accumunano i tempi attuali a quelli passati. 

Una pratica adottata da qualche supermercato è quella della promozione dei cosiddetti “prodotti civetta” ovvero prodotti scontati, pubblicizzati con il solo scopo di richiamare l’attenzione del consumatore per indurlo ad acquistare gli articoli promossi.  In realtà, il cliente non può effettuare l’acquisto cui era stato indotto per svariati motivi.


Facciamo un esempio: nel 2013 una nota catena di supermercati italiana ha comunicato agli utenti una riduzione del 50% sui prodotti del proprio marchio mediante l’utilizzo di buoni sconto, senza porre l’accento sulla sua modalità di fruizione. Infatti, la riduzione del 50% non veniva applicata al momento dell’acquisto del prodotto bensì sull’importo di un secondo acquisto che doveva essere superiore o pari al valore del buono. Dunque, il vantaggio del consumatore si aggirava intorno al 33% e non al 50% come indicato nelle campagne promozionali.

Questo caso non è isolato. Anche i nostri cugini d’oltralpe hanno violato le regole della concorrenza. Nel gennaio 2018 un importante gruppo di supermercati francese ha applicato uno sconto del 70% sul prezzo dei vasetti di Nutella.

La crema spalmabile della Ferrero è tra le più amate in Italia e tra le più conosciute all'estero. 

Per questa ragione, appena appresa la notizia dello sconto, molti francesi non hanno esitato a recarsi al supermercato per accaparrarsi uno o più vasetti della famosa crema.

La vendita è stata decisamente proficua considerato il risultato di 1,2 milioni di barattoli venduti. Oltre ad aver creato un forte impatto mediatico per le reazioni dei consumatori suscitate dal consistente sconto, il supermercato si è dovuto occupare di far fronte ad una sanzione pecuniaria di 375.000 € stabilita dalla DGCCRF (Direzione generale della concorrenza, del consumo e della repressione delle frodi) per aver applicato un sistema di vendite sottocosto che in Francia è vietato.

Dunque, gli sconti sono realmente convenienti per il consumatore oppure non sono altro che un ulteriore canale di marketing?

 
Fonti:

http://www.largoconsumo.info/102014/ARTSupermercatiIpermercatiBennetAntitrustAgcmCampagnaPromozionalePromozioniScontoProdottiBennet23-1014.pdf
https://ilfattoalimentare.it/sconti-promozioni-supermercato.html
https://ilfattoalimentare.it/nutella-sottocosto-intermache.html