Mappa del valore

Attualità

Risparmio: una soluzione per i giovani

«Non andremo mai in pensione» è la frase ormai ricorrente per i millennials, ovvero i giovani nati tra il 1981 e il 1996, e degli appartenenti alla Generazione Z, i nati tra il 1997 e il 2012.

L’espressione «Generazione boh», neologismo entrato nel dizionario Treccani nel 2016, manifesta il senso di incertezza e spaesamento dei giovani italiani, in particolare dei millennials, sul loro presente e sul loro futuro.
Del resto, come dar loro torto: la situazione economica attuale è instabile dunque questi giovani tendono ad immaginarsi un futuro altrettanto precario oppure a non immaginarlo del tutto.

Cosa si può fare oggi per cercare di costruirsi il domani? Il risparmio può essere una soluzione?

Certamente. Nell’immaginario collettivo il risparmio è spesso associato al salvadanaio, dunque ad un mero accumulo di denaro. Se invece si pensasse al risparmio come ad uno strumento, ad un mezzo tramite il quale si possono realizzare investimenti per il futuro?

Forse, questa prospettiva potrebbe aiutare i giovani a vivere meglio il presente.

Quotidianamente utilizziamo il denaro e ricerchiamo un risparmio sui consumi. Si pensi alle abitudini degli «e-consumatori»: secondo un’analisi di Confesercenti del 2017, il 75% degli intervistati ha dichiarato di usare gli e-commerce principalmente per cercare i prezzi più convenienti grazie alle vendite online.
In particolare i giovani si aggiornano costantemente sulle tecniche di acquisto online più efficaci per ottenere prezzi sempre più vantaggiosi, come ad esempio i biglietti di voli low cost. Dove vengono incanalati i risparmi ottenuti da questi acquisti a basso prezzo? Probabilmente vengono utilizzati per altri consumi. Effettivamente, l’atto dell’acquisto gratifica il consumatore dando soddisfazione immediata, ma questa emozione è affievolita dal risparmio che, invece, può portare molti benefici ma nel lungo periodo.

I giovani come possono trovare nuove forme per risparmiare?

Una soluzione può essere il PAC (Piano di Accumulo del Capitale), un programma di accumulo che prevede il versamento periodico di una quota in strumenti finanziari.
In genere, il versamento viene effettuato mensilmente per l’importo deciso dall’utente. I rendimenti degli investimenti sono più evidenti sul lungo periodo.
Questo progetto è l’ideale per i più giovani, a patto che questi siano pazienti. Proviamo a riflettere: se versassimo 100 € al mese per 5 anni investiremmo 5000€ e se il rendimento fosse dell’XX %, guadagneremmo XXX al termine del periodo di investimento scelto, in questo caso 5 anni.
Con un piccolo accantonamento mensile e con la pazienza di aspettare la scadenza prevista, XXXX €, in questo caso, sarebbe una somma interessante rispetto al periodo preso in considerazione.
Inoltre, è possibile interrompere i versamenti e disinvestire in qualunque momento.

Per conoscere ulteriori benefici del PAC abbiamo chiesto a un esperto, il nostro Banker Mauro Migliorati:
«Il PAC permette di ottenere essenzialmente due vantaggi. Il primo è un risparmio forzoso, in un’era in cui il consumismo e il desiderio di ottenere risultati immediati è considerato più importante rispetto ai benefici del lungo periodo. Ad esempio, quando acquistiamo con la carta di credito, ormai non ci accorgiamo nemmeno più di effettuare una transazione di denaro. Il secondo vantaggio consiste nel ridurre la rischiosità dell’investimento per via della mediazione dei prezzi di acquisto»

Questa forma di risparmio/investimento può essere utile anche ai genitori che vogliono investire gradualmente sul futuro dei propri figli.

In un mondo in cui si consuma e si vive in modo frenetico, dare valore al risparmio può essere una riflessione utile sia per i giovani sia per le vecchie generazioni.

Fonti:
BVA Doxa. 2018. «La generazione Z alla prova del risparmio», [In rete] https://bit.ly/2PQBjYq
DIY and garden. 2019. «Osservatorio Multicanalità 2019», [In rete] https://bit.ly/2Ch3p7k
Il Giornale delle PMI. 2018. «Nuovo identikit del consumatore digitale: l’indagine di idealo sulle abitudini di acquisto online tra Italia ed Europa», [In rete] https://bit.ly/2POIxMI
Pew Research Center. 2019. «The generations defined», [In rete] https://pewrsr.ch/2NMmEuy