Cosa si intende esattamente per scontrino elettronico? Si tratta di un documento commerciale che viene emesso da un registratore di cassa telematico. Il processo è pressoché identico a quello per l’emissione degli scontrini fiscali ma con un’unica differenza: al momento della chiusura di cassa è necessario il collegamento ad Internet poiché in automatico viene predisposto e sigillato un documento elettronico, contenente i dati dei corrispettivi della giornata, che viene inviato direttamente all’Agenzia delle Entrate. I vantaggi sono molteplici per gli esercenti, infatti, con questa introduzione non avranno più l’obbligo di tenere il registro dei corrispettivi e le copie dei documenti commerciali rilasciati ai clienti; inoltre la verificazione periodica non sarà più annuale ma diventa biennale con una conseguente riduzione dei costi.
Quando lo scontrino fiscale è stato introdotto, nel lontano 1983, aveva la finalità di combattere l’evasione perché come disse Roviglio, il Ministro delle Finanze dell’epoca, «Il registratore di cassa è uno strumento importante perché risponde all’esigenza di riequilibrare i carichi sociali tra le fasce della società. […] può funzionare se il cittadino si convince che l’evasione è un problema della comunità». Lo scontrino elettronico permette all’Agenzia delle Entrate di avere un controllo immediato sui documenti dei corrispettivi ma oggi, come negli anni Ottanta, è comunque complicato stabilire un sistema antievasione in ambito fiscale perché purtroppo chi non emetteva gli scontri fiscali potrà continuare sulla stessa lunghezza d’onda anche con gli scontrini elettronici.
Come con gli scontrini fiscali, al consumatore verrà rilasciato un documento commerciale che, con la nuova introduzione, può essere cartaceo o elettronico. Una grande novità per premiare sia il consumatore che ha richiesto lo scontrino e l’esercente che lo ha emesso è la Lotteria degli scontrini ovvero una sorta di concorso in cui per partecipare il consumatore deve rilasciare il codice fiscale all’esercente e deve ottenere il documento commerciale. Ogni mese ci saranno tre estrazioni per tentare di vincere 50mila euro, 30mila euro o 10mila euro mentre una volta all’anno si potrà concorrere per guadagnare il premio di 1 milione di euro. Questo metodo potrà essere un incentivo antievasione?
Sicuramente è un tentativo e come ogni innovazione anche quella degli scontrini elettronici accadrà gradualmente e con qualche intoppo. Infatti, l’attuazione dell’obbligo dello scontrino elettronico nelle aree montane, dove la connettività ad internet è ridotta, può diventare problematico. Per questa ragione, gli esercenti e Marco Bussone, presidente nazionale dell’Uncem (Unione nazionale comuni comunità enti montani) chiedono a gran voce la proroga per l’introduzione dello scontrino elettronico per dare la possibilità ai commercianti delle zone montane di digitalizzarsi adeguatamente.
Nell’attesa che questa richiesta venga accolta e che lo scontrino elettronico si diffonda in maniera capillare, per aumentare la nostra consapevolezza è bene ricordare la frase di Roviglio adeguata ai nostri tempi: lo scontrino elettronico «[…] può funzionare se il cittadino si convince che l’evasione è un problema della comunità».