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Attualità

Natale. Zero sprechi!

Il Natale si avvicina e, come consuetudine, le famiglie italiane stanno iniziando a pensare a dove trascorreranno il Cenone (o il Pranzo) ma soprattutto al menù che prepareranno per l’occasione.
La nostra tradizione culinaria quasi ci impone di organizzarci adeguatamente e con largo anticipo per cucinare i pasti delle festività. I più organizzati cominciano qualche settimana prima del Natale ad acquistare i prodotti per evitare di rimanere senza scorte al momento del bisogno. Ma siamo sicuri che tutto ciò che acquistiamo sia poi veramente utilizzato?
Dai dati Waste Watcher 2016 è emerso che circa il 41% degli italiani ha sprecato del cibo durante le festività natalizie. Il dato è allarmante perché significa che circa la metà degli italiani non ha pianificato in modo opportuno la propria spesa.
Per evitare gli sprechi sia di denaro sia di cibo è bene correre ai ripari e a questo proposito le regolamentazioni aiutano.

Come combattere gli sprechi? Con le regolamentazioni!

Per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile, l’UE si è posta degli obiettivi ambiziosi entro il 2030: «dimezzare gli sprechi alimentari pro capite a livello di vendita al dettaglio e di consumatori e di ridurre le perdite alimentari lungo le catene di approvvigionamento e di produzione»[1].
natale

Al fine di raggiungere gli scopi preposti, la Commissione Europea e gli Stati Membri stanno elaborando una metodologia comune di misurazione degli scarti alimentari che finora non è mai stata ideata. Un altro aspetto importante su cui l’UE porrà la propria attenzione è la denominazione delle indicazioni di scadenza. Alcune diciture possono essere fraintese, ad esempio «da consumarsi preferibilmente entro il» è spesso interpretata erroneamente dai consumatori come termine entro il quale i prodotti devono essere consumati; si tratta invece di cibi ancora commestibili.
In Italia, nel 2016 è stata promulgata la legge Gadda, dal cognome della politica che l’ha promossa, che ha la finalità di ridurre gli sprechi dei prodotti dalla fase di produzione a quella di somministrazione. Tra gli obiettivi preposti troviamo i seguenti:

  • «favorire il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari a fini di solidarietà sociale, destinandole in via prioritaria all'utilizzo umano[2]»;

  • «contribuire alla limitazione degli impatti negativi sull'ambiente e sulle risorse naturali mediante azioni volte a ridurre la produzione di rifiuti e a promuovere il riuso e il riciclo al fine di estendere il ciclo di vita dei prodotti[3]»;

  • «contribuire ad attività di ricerca, informazione e sensibilizzazione dei consumatori e delle istituzioni sulle materie oggetto della presente legge, con particolare riferimento alle giovani generazioni[4]».

 
Questa legge, considerata da alcune aziende uno dei migliori esempi di norme antispreco a livello europeo, presenta un’importante differenza rispetto alla legge francese che è stata promulgata qualche mese prima di quella italiana. La disposizione italiana è basata sull’incentivo, sulla valorizzazione e sulla semplificazione delle buone pratiche, mentre quella francese è incentrata sull’obbligo di donazione da cui possono derivare problemi riguardanti la capacità di ricezione del cibo da parte degli enti beneficiari. Per entrambi i Paesi, l’UE e i singoli cittadini è una grande sfida a cui far fronte e di cui è urgente occuparsi adesso.


Come possiamo consumare in modo consapevole?

Dai dati emersi e sopracitati, si nota che durante le feste non badiamo a sprechi di cibo e, più in generarle, di prodotti. Se invece a partire da questo Natale cominciassimo a consumare in modo sostenibile?
Ecco qualche idea:

  • non lasciarti sedurre dalle offerte «grande formato» se non sei sicuro di utilizzare i prodotti che acquisti;

  • prepara la tavola di Natale con stoviglie commestibili. Molti brand stanno investendo nella produzione di packaging e stoviglie completamente biodegradabili; un esempio è la sfera Ooho che sostituisce la bottiglietta dell’acqua ed è composta interamente da piante e alghe;  

  • programma il menù in anticipo per evitare acquisti generici che non utilizzerai;

  • per gli acquisti fatti consigliare da To Good To Go. Si tratta di una App che segnala i negozi e i ristoranti che a fine giornata vendono a metà prezzo i cibi freschi invenduti durante il giorno;

  • come da tradizione, riutilizza in altro modo il cibo avanzato.

I suggerimenti sopraesposti sembrano banali, in realtà, è sufficiente compiere qualche piccola azione e rispettare le regolamentazioni previste in UE e in Italia per contribuire a rendere il nostro pianeta più sostenibile!

 
Fonti:
Banco Alimentare. «Confronto tra legge italiana e legge francese», [In rete] https://bit.ly/2RIYKno
Banco Alimentare. 2016. «Legge anti-spreco: Italia batte Francia», [In rete] https://bit.ly/349S9Fk
Bioimis. «Il Natale degli italiani? All'insegna dello spreco, anche nel cibo», [In rete] https://bit.ly/38vAz1B
Commissione Europea. 2015. «COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, ALCONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E ALCOMITATO DELLE REGIONI L'anello mancante - Piano d'azione dell'Unione europea per l'economia circolare», [In rete] https://bit.ly/2LKOHKP
LEGGE 19 agosto 2016, n. 166, «Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi», [In rete] https://bit.ly/2Pclpa2
Nòva. 2019. «Arriva in Italia l'app antispreco», [In rete] https://bit.ly/35ga6TS
The Food Makers. 2018. «Dai piatti commestibili ai bicchieri fatti di alghe. 6 idee innovative per un packaging green», [In rete] https://bit.ly/2PcokQf
The Money. 2019. «Spreco alimentare: in Italia si gettano ogni anno 15 miliardi di euro di cibo», [In rete] https://bit.ly/38tigKu
The Vision – Habitat. 2019. «In Italia buttiamo cibo per 15,5 miliardi di euro. È uno spreco insostenibile», [In rete] https://bit.ly/2RHLEqo
Vita. 2016. «Legge anti spreco: quella italiana la migliore. Parola di Carrefour», [In rete] https://bit.ly/35igxWI
 
[1] Commissione Europea. 2015. «COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, ALCONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E ALCOMITATO DELLE REGIONI L'anello mancante - Piano d'azione dell'Unione europea per l'economia circolare».
[2] L. 166/2016. 
[3] Ibidem.
[4] Ibidem.