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Attualità

 

Cara Lagarde, piaceva di più il “whatever it takes”.

 

“Extraordinary times require extraordinary action. There are no limits to our commitment to the euro”. Queste le parole pronunciate qualche giorno fa da Cristine Lagarde in occasione del varo di ulteriori misure straordinarie.
 
Prevedono:

  1. Un ulteriore piano di acquisto da 750 miliardi di euro, che si aggiungono ai 120 miliardi annunciati la scorsa settimana. Tale programma verrà implementato almeno fino alla fine dell’anno e avrà ad oggetto le obbligazioni governative, quelle corporate e (novità) le “commercial paper”, ma di elevato standing. Il programma potrà essere ulteriormente aumentato e rimarrà in piedi fino a che la crisi da Covid19 non sarà venuta meno.

  2. Le obbligazioni della Grecia verranno inclusi nel piano di acquisto.

 
Il piano è senza dubbio di grande portata, ed ha quindi la funzione di garantire elevati livelli di liquidità al sistema. È importante, inoltre, che la BCE ha dichiarato di essere disposta a rivedere i limiti del QE ed è aperta ad ulteriori acquisti.
 
La reazione del mercato è stata (ancora) piuttosto contenuta.
 
Quale il motivo? Sono diversi.

  1. Il mercato vuole di più. A volte il modo in cui si dicono le cose fa la differenza. Cristine Lagarde, nonostante abbia varato un piano importante, continua a dare l’impressione di centellinare l’immissione di liquidità. L’espressione usata ieri da Lagarde é simile, ma non uguale al “whatever it takes” di Draghi.

  2. Il mercato è ancora nella fase di panico. Per il momento, la priorità è vendere. Ci sono state vendite di qualsiasi cosa. Anche degli asset (tipo l’oro) considerati beni rifugio per eccellenza.

  3. Il vero driver del rimbalzo sarà l’estinzione del virus, il venir meno della causa che sta rallentando l’economia mondiale. Fino ad allora, le misure adottate da governi e banche centrali verranno lette solo come misure di contenimento della crisi.

 
Con ogni probabilità interverranno altre banche centrali nei prossimi giorni.
 
In sintesi, un altro passo importante è stato fatto verso la risoluzione della crisi e soprattutto verso una velocizzazione del processo di ripresa economica post-crisi.
 
Ora non rimane che confidare nell’efficacia delle misure di contenimento del virus e nell’aiuto dei governi.


Mauro Migliorati
 


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